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  • Argan

    Argan

    Argania spinosa

    Marocco

    L'albero di argan cresce esclusivamente nel sud-est del Marocco. La sua resistenza eccezionale gli permette di adattarsi al forte calore, all'assenza di precipitazioni e all'aridità del suolo. È alto dai 5 ai 10 metri. Prodotto dalla notte dei tempi in maniera artigianale nel sud del Marocco utilizzando i frutti di questo albero, l'olio di argan è utilizzato sin dal X secolo dai fenici per illuminare le loro lampade e dalle donne berbere per le sue virtù alimentari, medicinali e cosmetiche. Ricco di acidi grassi – Omega 6 e 9 – l'olio di argan ammorbidisce la pelle, la nutre e la protegge (contribuisce a rafforzare il film idrolipidico). Un vero tesoro! I Laboratori Clarins utilizzano olio di argan bio
  • Arnica

    Arnica

    Arnica montana

    Italia, Polonia

    Fiore selvatico degli alpeggi, l’arnica era rinomata nella farmacopea tradizionale per l'eccezionale capacità di curare le ecchimosi. Successivamente, ha continuato a essere considerata un trattamento irrinunciabile per curare i colpi. L'efficacia è tale che i ricercatori si sono interessati alla sua peculiare composizione chimica, all’origine delle proprietà antinfiammatorie e circolatorie. Tradizionalmente, il fiore di arnica è utilizzato per le sue qualità lenitive.
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  • Kiwi

    Kiwi

    Actinidia chinensis

    Francia

    Un sapore acidulo che viene dall’Asia, il nome di un uccello emblematico della Nuova Zelanda: il kiwi si è diffuso in Francia negli anni ‘70. Ricchissimo di vitamina C, il kiwi contiene anche vitamine A, B, E e minerali. In cosmetologia, l’estratto di kiwi biologico favorisce il nutrimento cellulare aumentando la velocità di penetrazione dei nutrienti all’interno della pelle per risvegliarne la luminosità.
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  • Baobab

    Baobab

    Adansonia digitata

    Africa tropicale o australe

    Leggenda del Kilimangiaro: Dio avrebbe sradicato il baobab dal paradiso e l'avrebbe ripiantato sulla terra a testa in giù perché troppo presuntuoso... da qui l'origine del suo tronco rigonfio che si prolunga in rami nodosi simili a immense radici. Albero emblematico dell'Africa sub-sahariana, soprannominato come il karité "albero della vita", il baobab si distingue per la sua altezza impressionante, la sua eccezionale longevità (quasi 5000 anni) e la sua natura feconda portatrice di numerosi benefici. In cosmetologia le foglie di baobab, ricche di flavonoidi antiradicalici, permettono di proteggere la comunicazione cellulare dalle aggressioni degli UV. L'olio estratto dai semi del baobab è invece ricercato per la sua capacità di riparare e uniformare la struttura delle unghie.
  • Ippocastano

    Ippocastano

    Aesculus hippocastanum

    Europa

    Albero originario dei Balcani e dedicato al dio della medicina Esculapio, l'ippocastano era apprezzato fin dall'Antichità per le sue proprietà medicinali. Nel XIX secolo, un medico francese ne ha evidenziato l'efficacia contro i problemi di circolazione. In cosmetologia, l’escina d’ippocastano è nota per la sua azione positiva sulla microcircolazione e per le sue proprietà drenanti. La sua associazione con fosfolipidi di girasole contribuisce a ottimizzare la biodisponibilità della caffeina favorendo l’eliminazione dei grassi.
  • Albizia

    Albizia

    Albizia julibrissin

    Cina

    Originaria del Sud-Est asiatico, l'albizia è stata importata nel XVIII secolo da un naturalista italiano affascinato dalla bellezza di questa delicata pianta. Apprezzata per la sua funzione ornamentale, si è rapidamente diffusa in Europa e in America dove, durante tutta la stagione estiva, è possibile ammirarne i fiori vaporosi e dall'aspetto setoso che le sono valsi il nome di albero della seta. In cosmetologia, l’estratto di albizia è utilizzato per la sua capacità di inibire la glicazione - processo di irrigidimento e degradazione delle fibre del derma - e di proteggere le pareti dei vasi sanguigni. Favorisce dunque la tonicità e la luminosità della pelle.
  • Alchemilla

    Alchemilla

    Alchemilla vulgaris

    Europa

    PICCOLA PIANTA, l’alchemilla cresce all’ombra delle strade o nascosta nei prati. Ogni mattina, rivela lo spettacolo incantevole delle foglie lanuginose coperte di gocce di rugiada dai riflessi scintillanti. Questa realtà spettacolare ha ispirato gli alchimisti del Medio Evo che attribuivano a questa “rugiada celeste” virtù magiche. Essa li aiutava nella ricerca della pietra filosofale. Permetteva anche alle giovani ragazze di conservare una freschezza virginale. Considerata come un’erba femminile, l’alchemilla era utilizzata in medicina tradizionale per trattare i mali delle donne,ma anche per le qualità lenitive, emostatiche e cicatrizzanti. Studiando questa pianta leggendaria, i Laboratori Clarins hanno scoperto che l’alchemilla, oltre alle proprietà astringenti, possiede la capacità di frenare il transfer eccessivo di melanina verso le cellule dell’epidermide.
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  • Aloe vera

    Aloe vera

    Aaloe

    Messico

    Ampiamente coltivata nelle regioni tropicali, l’aloe vera era già nota agli antichi egizi. Si dice che Cleopatra dovesse a questa pianta la sua leggendaria bellezza. Le ricerche effettuate sul gel estratto dal cuore della foglia di aloe vera hanno rivelato la presenza di componenti emollienti, idratanti e ricostituenti. In virtù della sua ricchezza di zuccheri composti (polisaccaridi) che favoriscono la ritenzione d’acqua a livello epidermico, l’aloe vera è molto apprezzata per le sue proprietà idratanti e lenitive. L'estratto utilizzato dai Laboratori Clarins è biologico.
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  • Altea

    Altea

    Althaea officinalis

    Francia, Polonia

    L’altea è una pianta medicinale europea nota fin dall'antichità. Tutto in lei rievoca la dolcezza: radici, foglie e fiori, ricchi di mucillagini, e principi attivi emollienti e lenitivi. Le radici date un tempo ai bambini per favorire la dentizione servono anche a preparare la pasta di altea. Calmano la tosse e il mal di gola, puliscono le piaghe, curano le infezioni della bocca... Tradizionalmente, la radice di altea è utilizzata per detergere, lenire e ammorbidire la pelle.
  • Fiore canguro

    Fiore canguro

    Anigozanthos flavidus

    Australia

    Nelle pianure di sabbia dell’Australia Occidentale, lo spettacolo dei fiori canguro è sorprendente. Sfoggiano, all’estremità degli steli slanciati e gracili, le loro infiorescenze insolite e pelose dai vivaci colori rossi, verdi o gialli. La forma sorprendente delle brattee ricorda le zampe del canguro, da cui deriva il nome della pianta. Il prolifico fiore canguro produce semi in grande quantità ma sa anche colonizzare con successo i terreni degradati o bruciati. I ricercatori Clarins si sono interessati a questa straordinaria capacità di riprodursi. Gli studi hanno dimostrato che il suo estratto consente di ottimizzare il potenziale di rigenerazione del derma.
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  • Camomilla

    Camomilla

    Anthemis nobilis

    Francia

    Inizialmente considerata "erbaccia", la camomilla deve la sua fama di pianta terapeutica ai monaci italiani del XVI secolo che ne rilevarono la capacità di stimolare il sistema digestivo e calmare le irritazioni cutanee. Da allora, tali proprietà hanno reso la camomilla una pianta molto apprezzata in campo medicinale. In cosmetologia, viene utilizzata per le virtù lenitive e per schiarire i capelli.
  • Corbezzolo

    Corbezzolo

    Arbutus unedo

    Francia

    Nell’antichità, il corbezzolo era associato all’immortalità. Più di recente, viene definito “albero miracolo”. Eppure, nulla nell’aspetto piuttosto banale di questo arbusto cespuglioso delle regioni mediterranee giustificherebbe queste evocazioni di forza vitale. Ma le sue numerose particolarità botaniche sono sufficienti a conferirgli questo status vagamente “soprannaturale”: è infatti in grado di far maturare i suoi frutti in inverno, di ricoprire di verde terre devastate da incendi o di combattere pericolose infezioni. In cosmetologia, l’estratto di corbezzolo contribuisce a ridurre la produzione di sebo.
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